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Musei a cielo aperto e sale da esplorare: un viaggio nella storia gardesana

Per gli amanti della storia, il lago di Garda offre delle tappe imperdibili. Partendo dal basso Garda, nel cuore delle colline moreniche, non può mancare una visita alla Torre e Museo di San Martino e Solferino a Desenzano del Garda. La torre monumentale di San Martino della Battaglia, dal quale prende il nome la frazione desenzanese, è stata costruita per celebrare l’intera epoca risorgimentale, dalla prima guerra d’indipendenza risalente al 1848 fino alla presa di Roma del 1870. Dopo aver ammirato la splendida torre, meritano una visita il Museo del Risorgimento di Solferino e San Martino e l’ossario di San Martino. Le sale del museo sono dedicate al periodo del Risorgimento, con una particolare attenzione ai reperti legati alla battaglia di Solferino e San Martino, avvenuta il 24 giugno 1859, durante la seconda guerra d’indipendenza. All’interno dell’ossario, inaugurato il 24 giugno 1870, sono invece conservati 1.274 teschi e le ossa di 2.619 soldati dell’Armata Sarda e dell’VIII Corpo d’armata dell’Imperial regio Esercito austriaco che combatterono la cruenta battaglia di San Martino. Ogni anno a giugno viene celebrata la rievocazione della battaglia di Solferino e San Martino: l’evento coinvolge cittadini provenienti da tutta la penisola nei panni dei soldati degli eserciti Sardo-Piemontese, Francese ed Austriaco. In seguito a questa battaglia Henry Dunant ebbe l’idea di fondare la prima Croce Rossa, rivoluzionando così il concetto di primo soccorso.

Sempre a Desenzano sorge uno dei più celebri musei a cielo aperto: la Villa Romana. La Villa Romana di Desenzano è la più importante testimonianza archeologica delle grandi Villae tardo antiche nell’Italia settentrionale. I resti, scoperti a partire dal 1921-1923, sono riferibili a più fasi databili tra la fine del I sec. a.C. e il V sec. d.C. e si distinguono per l’eccezionale complesso delle pavimentazioni a mosaico. All’interno del perimetro dell’area archeologica, oltre a un’ampia zona di verde, si trova l’Antiquarium che espone una ricca selezione dei materiali provenienti dalla Villa. 

Sirmione, la perla del Garda, ospita due dei musei a cielo aperto più apprezzati dai turisti in vacanza sul lago: il Castello Scaligero e le Grotte di Catullo. Il Castello scaligero di Sirmione, collocato all’ingresso del centro storico, è una delle più spettacolari e meglio conservate rocche scaligere del Garda. Edificato dopo oltre la metà del Trecento, prende il nome dalla famiglia della Scala che dominò su Verona e il suo territorio tra XIII e XIV secolo. Appartiene al castello una darsena che ancora oggi racchiude una piccola porzione del lago.

Le Grotte di Catullo si trovano sull’estremità della penisola di Sirmione e da qui dominano l’intero bacino del Garda.

L’area archeologica conserva al suo interno i resti di una delle maggiori ville residenziali dell’Italia settentrionale. Dal 1999, sempre al suo interno, è stato aperto un museo che espone reperti provenienti da Sirmione e da alcuni siti del basso lago. Per raggiungere le Grotte è possibile fare una passeggiata visitando l’intero centro storico di Sirmione e le sue bellezze. Per chi invece non ama camminare è attivo un servizio con trenino che accompagnerà i turisti da piazzale Piatti all’ingresso delle rovine.  

Ma non è solo il Basso Garda a offrire meraviglie per gli appassionati di storia, andando verso l’Alto Garda è quasi d’obbligo fermarsi a Salò e Gardone Riviera per una visita al Musa e alla casa di Gabriele d’Annunzio.  Dal 2015 il MuSa, Museo di Salò, attraverso raccolte e mostre temporanee, è diventato un luogo che racchiude l’identità, i tesori e il contributo alla storia nazionale della città di Salò e, in generale, di tutto il Garda. Il MuSa trova la sua sede negli spazi della chiesa di Santa Giustina: il complesso, fondato nel 1587 per desiderio del conte Sebastiano Paride di Lodrone e del cappuccino Mattia Bellintani, ospitò fino al 1773 il collegio dei padri Somaschi. Nel 1774, con la soppressione veneziana della comunità somasca, il complesso ha continuato ad essere uno spazio per la formazione, ospitando il collegio civico e le scuole tecniche fino ad anni recenti. Infine è stato ristrutturato nel 2005-2009, garantendo così la piena accessibilità degli spazi ai diversamente abili. Le sale del MuSa ospitano oggi opere d’arte, raffinata liuteria, antichi macchinari, la collezione del Nastro Azzurro e persino alcune mummie che circondano il chiostro dove durante l’anno si svolgono mostre, incontri e spettacoli. La chiesa invece, costruita tra il 1588 e il 1608, spiccava sul panorama locale per l’architettura manierista di grande modernità e raffinatezza. Nel 1859 venne sconsacrata e trasformata in una struttura scolastica con la demolizione dell’area presbiterale nel 1897. Ad oggi alcuni frammenti del rivestimento di stucco delle cappelle laterali, alcuni affreschi del corridoio del chiostro e alcune tele seicentesche, sono conservate nel Duomo di Salò. 

La Fondazione Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera ospita ogni anno, in media, oltre duecentomila visitatori che vogliono conoscere dimora e segreti di Gabriele d’Annunzio. Il Vittoriale è un complesso monumentale eretto per volontà del Vate a partire dal 1921. Il celebre poeta, romanziere, drammaturgo, giornalista, militare e patriota, dopo aver soggiornato a Gardone Riviera ed essersi innamorato del panorama gardesano, decise di acquistare la proprietà su cui oggi sorge la Fondazione del Vittoriale e di farne un regno di memoria della propria vita eccezionale e del popolo italiano durante la Prima Guerra Mondiale. I lavori furono affidati all’architetto Giancarlo Maroni, grande amico del poeta. D’Annunzio parlò della villa anche alla moglie Maria nel febbraio 1921, appena arrivato sul lago: «Ho trovato qui sul Garda una vecchia villa appartenuta al defunto dottor Thode. È piena di bei libri… Il giardino è dolce, con le sue pergole e le sue terrazze in declivio. E la luce calda mi fa sospirare verso quella di Roma. Rimarrò qui qualche mese, per licenziare finalmente il Notturno». La sua idea era quindi quella di fermarsi pochi giorni, mentre come la storia ci insegna, la villa gardonese divenne la sua ultima e definitiva dimora. Il Vittoriale è un piccolo grande mondo a sé, costituito da edifici, vie, piazze, un teatro all’aperto, giardini e corsi d’acqua: un microcosmo all’interno del centro di Gardone Sopra. All’interno della casa museo sono custodite sculture, medaglie al valore, reliquie, migliaia di libri e opere d’arte di ogni tipo. Disseminata lungo il percorso ci sono alcuni importanti cimeli storici come l’aereo SVA del volo su Vienna, la nave militare Puglia, utilizzata per operazioni di guerra nell’Adriatico e il sottomarino MAS 96. Nella parte esterna si trova lo splendido anfiteatro, da poco ricoperto di marmo rosso come da volontà del Vate, con un panorama mozzafiato che comprende il Monte Baldo, la penisola di Sirmione e la rocca di Manerba. Sulla sommità del Vittoriale si erge il mausoleo, imponente monumento funebre dove riposa d’Annunzio: la grandezza di una “vita inimitabile” che perdura anche oggi. Per i turisti in visita alla Fondazione il percorso completo comprende la visita guidata, della durata di circa 30 minuti alla Prioria, la casa di D’Annunzio, lussuosa costruzione dalla facciata settecentesca. Fra le molte sale si possono ammirare la Stanza della Musica, decorata con vetri di Murano da Napoleone Martinuzzi, la Stanza di Lede con la Loggia dell’Apollino e la Stanza della Cheli, sala da pranzo che collega l’edificio all’ala Schifamondo, ampliamento della costruzione.